Perché bere l’acqua del rubinetto?
L’organismo umano è formato per il 60-70% d’acqua, distribuita in ogni suo organo: muscoli, cellule, tessuti, sangue, ecc. Per questo motivo è molto importante berne almeno 2 litri al giorno.
Possiamo bere quella imbottigliata, ovvero minerale, e l’acqua del rubinetto.
In Italia preferiamo quella in bottiglia: siamo i primi al mondo come consumo di acqua minerale. Questo perché o crediamo che l’acqua proveniente dall’acquedotto non sia potabile o perché, come nella maggior parte dei casi, non ci piace il suo sapore.
Ci è più difficile, invece, pensare ai problemi dell’acqua in bottiglia, che sono invece molti:
1) Il costo
L’acqua minerale ha un costo incredibilmente più alto rispetto a quella dell’acquedotto.
2) L’impatto ambientale
Produrre bottiglie in PET, imbottigliarci l’acqua e trasportarla (quasi sempre su strada) per la distribuzione, ha un impatto elevatissimo sull’ambiente.
3) Lo spreco
La quantità di acqua utilizzata per il processo di mineralizzazione e imbottigliamento (oltre che per la produzione delle bottiglie) è superiore più del doppio a quella ottenuta.
4) I controlli
Come richiesto dai decreti legge n° 152/2006 e n°31/2001 l’acqua degli acquedotti pubblici è sottoposta a controlli frequenti e molto severi, mentre quelli sull’acqua minerale possono avvenire anche a distanza di anni.
In conclusione l’acqua del rubinetto è più ecosostenibile, economica e sicura. Inoltre è anche meno faticosa. Il suo unico problema è nel sapore: questo però non c’entra con la potabilità e soprattutto lo si risolve facilmente con un purificatore d’acqua a microfiltrazione o osmosi inversa.
Perché purificare l’acqua potabile?
L’unica alternativa all’acqua in bottiglia oggi è costituita dall’acqua del rubinetto.
Questa alternativa è sfruttata da pochissime persone, perché preoccupati del contenuto di tale acqua.
Riflettendoci, usare un purificatore per l’acqua potabile è un concetto assai curioso, perché l’acqua potabile per definizione dovrebbe essere pura in quanto potabile, cioè bevibile.
Bisogna ammettere che in alcune zone d’Italia l’acqua non è così male, però anche se potabile non è consigliabile berla ovunque.
Vediamo perché.
L’acqua fornita dai nostri acquedotti è soggetta a numerosi e scrupolosi controlli, in modo da garantirne la potabilità, stabilita da precisi parametri di legge.
Questo però comporta:
- che alcune sostanze contenute nell’acqua si attestino al limite del valore massimo e che quindi, nel lungo periodo possano nuocere alla salute degli organismi più delicati;
- che venga usata una grande quantità di cloro per abbattere eventuali cariche batteriche di sostanze inquinanti disciolte nell’acqua.
Questo è uno di motivi maggiori per cui l’Italia è il primo paese al mondo per consumo di acqua in bottiglia. L’inquinamento prodotto dalla produzione e commercializzazione di acqua minerale è altissimo: basti pensare quanta energia occorre per produrre le bottiglie, disinfettarle, riempirle, tapparle, trasportarle per le nostre strade, stivarle e poi smaltirle.
A questo dobbiamo aggiungere che i controlli effettuati sulle acque minerali sono molto meno frequenti di quelli sugli acquedotti e che quindi potrebbe essere meno sicura di quella del rubinetto.
Riassumendo, bere l’acqua del rubinetto non solo si può fare ed è sicuro, ma è rispettoso per l’ambiente e ci aiuta a risparmiare denaro.
I metodi per purificare l’acqua del rubinetto sono due, molto diverse fra di loro sia per le caratteristiche che per il costo.
- Purificatori a microfiltrazione: sono impianti con un costo molto contenuto, composta da filtri in grado di abbattere gli inquinanti senza modificare il tenore dei sali contenuti.
- Purificatori ad osmosi inversa: sono impianti con costo più elevato, ma in grado di purificare l’acqua fino a renderla simile a una buona acqua oligominerale.
L’acqua è la bevanda più perfetta e sana per la salute del tuo organismo.
Bevi la tua dose di acqua giornaliera, soddisfi la sete e non ingrassi.
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