Quali contaminati elimina l’impianto ad osmosi inversa?
Gli impianti ad osmosi inversa della serie “OSMO” hanno al loro interno:
- 1 filtro in linea. Adatto a eliminare: sporco, particelle in sospensione e impurità grossolane come ruggine, terra, sabbia;
- 1 filtro in linea a carbone attivo. Efficace per rimuovere inquinanti organici, coloranti, pesticidi, solventi clorurati e aromatici, tannini, cloro derivati e composti che causano cattivi odori e sapori nelle acque potabili.
La seguente tabella riporta l’elenco di altri contaminati rimossi dalla membrana TFC 1812-100, che si trova all’interno dei nostri impianti.
La percentuale di rigetto dei contaminati nella tabella sottostante è approssimativa.
Elemento | Percentuale | Elemento | Percentuale |
Ammonio | 80-90% | Silice | 80-90% |
Nitrato | 85-95% | Bromuro | 90-95% |
Cloruro | 92-95 | Floruro | 92-95% |
Silicato | 92-95% | Sodio | 92-98% |
Cadmio | 93-97% | Calcio | 93-98% |
Mercurio | 94-97% | Fosfato | 95-98% |
Piombo | 95-98% | Ferro | 96-98% |
Nickel | 96-98% | Batteri | 99,9% |
Il consumo d’acqua degli impianti a osmosi inversa
C’è chi dice che gli impianti a osmosi inversa portano ad un eccessivo consumo d’acqua. Ovviamente, intervenendo tramite filtraggio sull’acqua del rubinetto e quindi eliminandone le impurità, il quantitativo di acqua prodotta non è identico a quella in entrata.
I nostri impianti a osmosi inversa sono preparati in modo di avere uno scarto di circa 2 litri per un 1 litro di acqua prodotta. Questo scarto può essere ridotto, come sostengono altre aziende, ma non senza influenzare il buon funzionamento e la durata dell’impianto. In questo modo, quello che sembrerebbe un risparmio iniziale, finirebbe per diventare un costo molto alto in termini di manutenzione dell’impianto.
Ma facciamo un’ipotesi sull’impatto economico di questo “eccessivo consumo di acqua”. Una famiglia di quattro persone per bere e cucinare utilizza 15/20 litri di acqua al giorno. Con la taratura dei nostri impianti, considerando anche eventuali e naturali sprechi derivanti dall’uso, nella peggiore delle ipotesi ci sarebbe un consumo di 45 litri al giorno. Ovvero 16,5 m3 in un anno che corrispondono a una cifra totale di 18 euro. Un costo decisamente basso rispetto all’acquisto di acqua minerale.